NUOVE TECNOLOGIE PER NUOVE ABILITA'


L’utilizzo delle nuove tecnologie da parte degli alunni in situazione di handicap e con difficoltà di apprendimento sta diventando uno strumento di lavoro sempre più diffuso nelle scuole di ogni ordine e grado. Una corretta gestione degli strumenti informatici e di internet può favorire una maggiore integrazione scolastica e sociale degli allievi coinvolti. Proponiamo una selezione ragionata delle principali risorse presenti in rete per docenti, genitori e in generale a tutti gli operatori del settore.

1 feb 2011

L'INTEGRAZIONE ATTRAVERSO LE TECNOLOGIE

Vorrei condividere con voi anche questa immagine che mi ha colpita per l'originalità dell'oggetto rappresentato che viene presentato in modo innovativo per veicolare e far riflettere sulle possibili interpretazioni.
Accanto ai tradizionali tasti grigi della tastiera del pc, sono inseriti dei tasti neri che però sono in disordine, girati qua e là, privi di un senso ma ... senza dubbio non di un significato! Probabilmente la lettura dell'immagine che vi propongo sarà soltanto frutto del mio pensiero che ultimamente è proiettato verso questo blog e verso la tematica che stiamo sviluppando ma in questa foto ho "letto" un richiamo al tema della diversità del disabile. Altrimenti perchè l'autore dell'immagine avrebbe inserito tasti di differente colore e soprattutto in disordine?
Quale altro strumento se non una tastiera del computer avrebbe reso così perfettamente un'idea di diversità?
I soggetti disabili infatti molto e troppo spesso impiegano strumenti tecnologici pensati proprio per loro e che i normodotati solitamente non utilizzano, spesso seguono programmazioni e attività individualizzate, spesso sono costretti a fare cose diverse dagli altri perchè non considerate alla loro altezza o perchè fonti di ostacoli, difficoltà ... e spesso sono costretti a emarginarsi e a sperimentare esclusione ed emarginazione, diversità e inadeguatezza.
A mio avviso i tasti neri dell'immagine potrebbero rappresentare proprio questi soggetti diversamente abili che chiedono di essere aiutati, integrati, di ritornare al loro posto insieme agli altri tasti grigi, di abbattere quelle differenze chiedendo di essere ascoltati, presi in considerazione. Questi "tasti neri" (proprio perchè neri e in posizione disordinata) ci stanno lanciando un messaggio esplicito chiedendo di essere integrati e di poter ritornare al loro posto accanto agli altri e soprattutto vorrebbero che le nuove tecnologie li aiutino in questa sfida di integrazione, affinchè le tecnologie li supportino ad essere uguali agli altri cancellando o limitando le differenze, consentendo loro di poter fare le cose che fanno i soggetti abili. In altre parole, chiedono di poter stare insieme agli altri tasti senza la paura di sentirsi diversi, chiedono che le tecnologie si pieghino alle loro necessità, siano il loro sostegno per l'agire, aspirano ad essere integrati con gli altri tasti. Le tecnologie possono e devono aiutarli e aiutarci a far sì che quei tasti sperimentano la gioia di sentirsi parte integrante di un tuttuno.

3 commenti:

Giovanni ha detto...

L'immagine è molto bella. Le coppie concettuali sono chiare ed offerte con forza nero/disordine, bianco/ordine... Quello che mi è venuto in mente è che più che una tastiera "ordinata", tutta con tasti bianchi, è una tastiera multicolore (come in alcuni casi sono sono state progettate) proprio per dire che in qualche modo siamo tutti diversi... A presto! Filippo Bruni

Simona ha detto...

Anche io condivido il pensiero della diversità, che non è detto che voglia per forza aspirare alla "uguaglianza". Mi spiego meglio, l'immagine ci propone dei tasti bianchi ordinati e dei tasti neri in disordine, probabilmente non funzionanti. Il disabile a volte si distingue proprio per avere delle abilità da "resettare", altre volte ha delle abilità che ai "normodotati" (termine orribile, ma non me ne veniva un altro) sembrano strane, non funzionali all'apprendimento, invece spesso convogliano le conoscenze in modo imprevedibile, non convenzionale.
Quei tasti neri hanno bisogno di essere risistemati sulla tastiera, ma una volta ordinati resteranno sempre neri, particolari, diversi, unici. Voglio dire che a volte l'apprendimento dei portatori di handicap è possibile in maniera peculiare ad ogni caso. Compito dell'insegnante credo sia non solo facilitare l'apprendimento con ausili diversi, soprattutto rispettare le modalità peculiari di apprendimento di ogni alunno.

Elisa Mariottini ha detto...

Concordo con voi: l’immagine in realtà può essere metafora di molte cose… oltre a quelle che avete commentato, mi viene in mente un riferimento alla comprensione della disabilità da parte dei normodotati, cioè “come si sentirebbe un normodotato a scrivere con quei tasti messi in disordine?”, non scriverebbe bene, lo farebbe con difficoltà e commettendo molti errori… bene, è proprio ciò che succede a chi utilizza strumenti non adatti alle proprie caratteristiche, penso, per esempio al libro per i dislessici. Nel corso di abilitazione al sostegno, un prof. ci ha proiettato un documento in word e poi ci ha fatto vedere come lo vedrebbe un dislessico… era indecifrabile e quella era solo una pagina di word, pensate un libro intero!